Percorso n. 4

Il vino è classificazione

Espressioni d'autore

Il vino è un'opera d'arte e l'uva con la quale è prodotto ne è il principale autore.

Ogni uva ha le proprie caratteristiche, alcune evidenti come il colore o il profumo, altre che possono rivelarsi col tempo grazie alla mano dell'uomo; ognuna rappresenta un mondo in divenire, con una storia dal passato più o meno noto ma con potenzialità che, a seconda degli stimoli esterni, si aprono alle più svariate interpretazioni.

Con nomi diversi, talvolta fin troppo articolati, le denominazioni territoriali disegnano la cornice dell'opera d'arte che ci apprestiamo a conoscere. La cornice non dice molto, è evidente, però ci indica dove dobbiamo cercare la genuina intimità dell'autore, cioè dell'uva.

“Genius loci”

Italian wine maps

Il Genius Loci raduna in sé i tanti significati di un luogo, sia esso un vigneto, una collina o un'intera vallata. Se indaghiamo attentamente ne scopriamo uno in ogni dove, pronto a raccontarci tutta la storia del “suo” mondo. Possiamo allora pensare che le denominazioni siano la sua parafrasi, una lettura di quello che il luogo offre in termini di natura, ambiente e tradizione.

Le schede dei vini

Come districarsi nell'affollato panorama delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche?

Nel 2018 si contano 74 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita DOCG, 334 Denominazioni di Origine Controllata DOC e 118 Indicazioni Geografiche Tipiche IGT.

Le schede dei vini sono la soluzione. In esse, non solo troverete riportate le principali specifiche dei lunghi disciplinari, ma anche tante curiosità, il profilo organolettico e gli abbinamenti consigliati.

La classificazione

Marchi di qualità

I marchi di qualità sono un sistema codificato di tutela del consumatore. Infatti la loro principale funzione è quella di indicare la provenienza di un vino e, al tempo stesso, certificare che la sua produzione avvenga nel rispetto di un preciso disciplinare. I marchi italiani di qualità sono tre: DOCG, DOC e IGT. Recentemente, nel 2010, sono stati inglobati nella normativa europea e sono stati affiancati ai marchi europei DOP e IGP.

Ma ricordate - e non mi stancherò mai di dirlo - che marchi e disciplinari non sono un assoluto sinonimo di qualità. I marchi infatti permettono di caratterizzare il vino secondo le indicazioni del disciplinare (ambientali, tecnologiche e umane), ma non certo di definirlo più o meno buono. Pensiamo solo al caso in cui il produttore voglia sperimentare nuove uve o nuove tecniche: il vino che otterrà potrà essere certamente di alto livello senza appartenere al alcuna denominazione.

Piramide della classificazione

I marchi possono essere idealmente rappresentati all'interno di una piramide secondo la severità delle rispettive norme: al suo culmine troveremo le denominazioni di origine (DOCG, DOC e DOP), in mezzo le indicazioni geografiche (IGT e IGP) mentre alla base il più semplice vino generico.

Menzioni e specificazioni

Menzioni e specificazioni sono termini che troviamo spesso in etichetta dei vini con denominazione di origine e che hanno lo scopo di caratterizzare maggiormente il vino sia sotto il profilo produttivo che territoriale. Il loro utilizzo è disciplinato dal relativo disciplinare.

Le menzioni aggiungono una qualità, dando una precisa indicazione; le specificazioni invece individuano ambiti più ristretti di produzione e possono essere costituite anche dai toponimi locali.

Happy wine!