Classificazione

Cosa significa DOCG

L'acronimo DOCG significa Denominazione di Origine Controllata e Garantita ed identifica il livello di tutela più elevato nella classificazione italiana dei vini. Spesso è accompagnato o sostituito dall'acronimo europeo DOP, che significa Denominazione di Origine Protetta.

I vini con marchio DOCG sono sottoposti a regole di produzione più severe e hanno disciplinari di produzione molto più restrittivi rispetto a quelli con marchio DOC e IGT.

Le denominazioni DOCG spesso si identificano con territori di piccole dimensioni, quali vallate, colline, comuni. Ad esempio:

  • Franciacorta DOCG fa riferimento all’area vinicola di Franciacorta, una specifica zona collinare;
  • Brunello di Montalcino DOCG fa riferimento al comune di Montalcino, in Toscana;
  • Moscato di Scanzo DOCG, che è la più piccola denominazione italiana, fa riferimento ad una parte del comune di Scanzorosciate, in Lombardia;
  • Vermentino di Gallura DOCG fa riferimento a una zona geografica nel nord-est della Sardegna.

Sottozone e vigneti

La denominazione DOCG può prevedere due ulteriori livelli di classificazione che consentono di individuare specifiche peculiarità territoriali all'interno della propria area. Essi sono:

  • le sotto-zone, intese come porzioni di territorio;
  • i vigneti, intesi come singoli appezzamenti di terreno.

Come è facile intuire, prevedono dei vincoli qualitativi più restrittivi, che devono essere espressamente indicati nel disciplinare di riferimento. Entrambi i livelli possono essere riportati in etichetta con le relative menzioni.

Diventare DOCG

Non è possibile acquisire il marchio DOCG senza aver prima intrapreso un percorso di classificazione di livello inferiore. Infatti il marchio DOCG viene riservato esclusivamente a:

  • vini già riconosciuti DOC e prodotti in zone ben delimitate;
  • tipologie di vino appartenente alla DOC da almeno 10 anni.

I vini che ambisco ad acquisire il marchio DOCG devono essere di particolare pregio, sia per le caratteristiche qualitative intrinseche, sia per la rinomanza commerciale acquisita. Inoltre la richiesta deve essere avanzata da almeno il cinquantuno per cento dei soggetti che conducono vigneti e che rappresentino almeno il cinquantuno per cento della superficie totale.

Degustazione

Sull'etichetta di una bottiglia di vino DOCG troviamo sempre la dicitura Denominazione di Origine Controllata e Garantita (oppure la dicitura europea Denominazione di Origine Protetta) e l'annata della vendemmia. Nei paesi dove vige il bilinguismo, è possibile (ma non obbligatorio) trovare la dicitura nella lingua della minoranza locale:

  • in Alto-Adige, in tedesco: Kontrollierte und garantierte Ursprungsbezeichnung
  • in Valle d'Aosta, in francese: Appellation d'origine contrôlee et garantie
  • in Friuli-Venezia Giulia, in sloveno:  Kontrolirano in garantirano poreklo
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