La menzione riserva indica che il vino ha subito un determinato periodo di invecchiamento e affinamento prima di essere stato immesso nel mercato. I periodi minimi stabiliti dalla legge dipendono dalla categoria di vino:

  • 3 anni per gli spumanti realizzati con metodo classico;
  • 2 anni per i vini rossi;
  • 1 anno per i vini bianchi;
  • 1 anno per gli spumanti realizzati con metodo Martinotti/Charmat.

Questa menzione può essere attribuita esclusivamente ai vini DOCG e DOC (DOP) e non è necessariamente legata ad una singola vendemmia; infatti, qualora si utilizzino vini di annate diverse, ad esempio per la produzione degli spumanti, la regola si applica al vino dell'annata più recente. Ovviamente, nel rispetto della legge, ogni disciplinare può prevedere periodi più lunghi e quindi più restrittivi; a sua volta, nell'ambito del disciplinare, ogni produttore può decidere di prolungare il periodo dell'invecchiamento o dell'affinamento.

Il nome del vino, in presenza della menzione riserva, si arricchisce di quest'ultima parola sempre prima dell'annata, come indicato nel seguente lo schema:

  • denominazione + DOCG/DOC + riserva + annata
  • denominazione + menzioni + specificazioni + DOCG/DOC + riserva + annata

Alcuni esempi di vini con la menzione riserva:

  • Chianti Classico DOCG riserva 2014
  • Valtellina Superiore Inferno DOCG riserva 2011
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