Descriviamo il vino
“Caldo”
Scanso agli equivoci, qui non stiamo parlando di temperatura del vino, bensì di una sensazione (di calore, appunto) che proviamo quando beviamo una bevanda alcolica. Diciamo che un vino è caldo quando, sorseggiandolo, le mucose della nostra bocca registrano una leggera irritazione che il nostro cervello interpreta come calore.
Questa sensazione aumenta al crescere del contenuto alcolico; un vino risulta caldo quando indicativamente il contenuto di alcol è compreso tra il 12% e il 15%, indipendentemente che sia bianco o rosso, fermo o frizzante.
L'alcol non subisce trasformazioni o degradazioni durante la maturazione o l'invecchiamento, ma la nostra percezione potrà essere diversa a seconda degli equilibri che si instaurano all'interno della bottiglia.
Non dimentichiamo infatti che la sensazione di calore partecipa pienamente alla composizione del quadro organolettico di un vino, interagendo con le altre sensazioni. La morbidezza, la consistenza e la struttura percepite durante la degustazione sembreranno maggiori in un vino caldo rispetto a uno poco caldo; viceversa un un vino poco caldo darà più spazio a sensazioni di durezza, come la freschezza, la sapidità o la tannicità.