Natura
Incroci famosi
L'incrocio, pratica molto in voga nel secolo scorso, cerca di ottenere una nuova varietà partendo da due viti differenti, con lo scopo di infondere nell'incrocio stesso le rispettive qualità.
Nel 1882, lo svizzero Hermann Müller, creò il Müller Thurgau con viti di Riesling Renano e Madeleine Royale (anche se lui pensava si trattasse di Silvaner). Questo vitigno è valorizzato in varie denominazioni, tra cui Trentino Müller Thurgau DOC e Alto Adige Müller Thurgau DOC.
Nel 1929, il tedesco August Herold realizzò l'incrocio Kerner (il nome deriva da Justinus Kerner, un autore che scrisse poesie sul vino), incrociando Schiava Grigia e Riesling. Oggi è valorizzato nella denominazione Alto Adige Kerner DOC.
Nella prima metà del secolo scorso, il veneto Luigi Manzoni fu molto attivo nella ricerca di nuove varietà di vite, individuando con buoni risultati vari incroci: il più noto è il Manzoni Bianco (anche detto Manzoni 6.0.13), ottenuto da Riesling Renano e Pinot Bianco.
Nel 1936, il marchigiano Bruno Bruni realizzò l'incrocio Bruni (codificato Bruni 54), partendo da Sauvignon Blanc e Verdicchio.
Nel 1948, il trentino Rebo Rigotti realizzò l'incrocio Rebo, tra Merlot e Teroldego (in realtà convinto che si trattasse di Marzemino). Questo vitigno è oggi valorizzato nella denominazione Trentino Rebo DOC.
A metà del secolo, il lombardo Riccardo Terzi realizzò l'incrocio Terzi (codificato Terzi 1) da viti di Barbera e Cabernet Franc.