Emilia-Romagna
L'Emilia-Romagna è una regione dalla geografia molto semplice e omogenea: per tutta la sua larghezza, infatti, la metà superiore è pianura, la metà inferiore è Appennino. Abituati ad osservare le grandi regioni del Nord Italia, questa potrebbe sembrare particolare in quanto tutti i suoi fiumi scorrono da sud verso nord. Questa naturale “controtendenza” è lo spunto per analizzare la sua vocazione enologica che, quasi a parafrasare l'orografia del suo territorio, è anch'essa in controtendenza rispetto alle vicine realtà. I suoi vini, soprattutto i rossi, si differenziano (e si fanno notare) per la loro freschezza, la spumeggiante frizzantezza e la scarsa propensione alle smussature di un invecchiamento. Niente struttura, niente muscoli, niente fermezza.
Il clima è per lo più continentale, con inverni freddi ed estati calde, e acquisisce caratteristiche mediterranee man mano ci si avvicina alla costa. Mentre in pianura le stagioni sono caratterizzate da una forte umidità (che in inverno diventa nebbia), il versante adriatico, grazie anche alle favorevoli brezze marine, gode di temperature mediamente più miti.
La viticoltura si sviluppa in una lunga fascia che parte dai colli Piacentini, al confine con l'area dell'Oltrepò Pavese in Lombardia, e arriva fino al confine con le Marche, ricalcando la famosa via Emilia. Quasi a rimarcare ulteriormente la propria estrosità rispetto alle altre tradizioni regionali, per una gran parte è sviluppata in pianura, valorizzando addirittura una situazione estrema in provincia di Ferrara, dove le viti crescono direttamente nella sabbia salata.
Tra le varietà a bacca nera, primeggiano il Sangiovese e la numerosa famiglia dei Lambruschi (i più coltivati sono il Lambrusco Salamino, il Lambrusco Grasparossa, il Lambrusco di Borsara), le cui produzioni sono note anche al di fuori della regione. Tra le uve a bacca bianca, il vitigno più coltivato è invece il Trebbiano Romagnolo.
Vitigni autoctoni e locali
- 28% Trebbiano Romagnolo ♦
- 15% Sangiovese ♦
- 8% Lambrusco Salamino ♦
- 7% Ancellotta ♦
- 4% Lambrusco Grasparossa ♦
- 4% Barbera ♦
- 3% Croatina ♦
- 3% Pignoletto ♦
- 3% Lambrusco di Sorbara ♦
- 3% Albana ♦
- 2% Lambrusco Marani ♦
Vitigni internazionali
- 2% Merlot ♦
- 2% Cabernet Sauvignon ♦
- 1% Chardonnay ♦
- 1% Sauvignon ♦
- 1% Pinot bianco ♦
Regione
- popolazione: 4.450.798 (2018)
- superficie: 22.452 km²
- montagne 25% / colline 27% / pianure 48%
Vigneti
- 2017: 49.880 ettari (+1%)
- 2016: 49.627 ettari (-2%)
- 2015: 50.518 ettari
Produzione vino
- 2017: 5.457.014 ettolitri - 109,4 ettolitri/ettaro (-24%)
- 2016: 7.164.589 ettolitri - 144,4 ettolitri/ettaro (+5%)
- 2015: 6.840.784 ettolitri - 135,4 ettolitri/ettaro
Classificazione
- vini DOCG e DOC 25% / vini IGT 42% / vini generici 33%
- vini rossi 49% / vini bianchi 51%
Fonte: Istat 2018
In base alle singole vocazioni territoriali è possibile dividere l'Emilia-Romagna in cinque aree, quasi con precisione geometrica.
La prima, nella zona più a ovest, corrisponde alle provincie di Piacenza e di Parma. Qui si sente molto la vicinanza del vicino Oltrepò Pavese, sia nell'utilizzo di vitigni “poco” emiliani - come la Barbera e la Bonarda - sia nel modo di fare il vino. Ne è un esempio il Gutturnio DOC, un vino rosso con dai connotati muscolari. Un'altra importante denominazione locale è Ortrugo dei Colli Piacentini DOC, che valorizza un vino bianco a base dell'omonimo vitigno.
Percorrendo l'antica via Emilia verso est, nelle province di Reggio nell'Emilia e di Modena, il vino cambia aspetto, acquisendo la freschezza e la briosità che delineano i caratteri di una buona parte della produzione vinicola regionale. Le uve di Lambrusco sono valorizzate nelle omonime denominazioni - Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa DOC e Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC - piuttosto che nella macro-denominazione Reggiano DOC.
In provincia di Bologna c'è un ulteriore cambio di panorama: per i vini rossi, i principali protagonisti sono Cabernet Sauvignon e Merlot, presenti nella denominazione Colli di Bologna DOC e, per i bianchi, si fa notare un vitigno autoctono, il Pignoletto, dando anche il nome a due denominazioni: Pignoletto DOC e Colli Bolognesi Pignoletto DOCG.
Ancora più a est, in Romagna, le principali uve sono l'Albana, il Trebbiano Romagnolo e il Sangiovese. Nel primo caso valorizzata nella denominazione Romagna Albana DOCG, altrimenti presenti altre denominazioni tra cui citiamo la Romagna DOC.
Infine, non va dimenticata la denominazione Bosco Eliceo DOC, a nord di Ravenna, la cui particolarità è quella di svilupparsi su un terreno umido, sabbioso e salato, regalandoci vini dalla forte personalità.
Vini DOCG
- Colli Bolognesi Classico Pignoletto ♦
- Romagna Albana ♦
Vini DOC
- Bosco Eliceo ♦♦
- Colli bolognesi ♦♦
- Colli d'Imola ♦♦
- Colli di Faenza ♦♦♦
- Colli di Parma ♦♦
- Colli di Rimini ♦♦
- Colli di Scandiano e di Canossa ♦♦♦
- Colli Piacentini ♦♦
- Colli Romagna Centrale ♦♦
- Gutturnio ♦
- Lambrusco di Sorbara ♦♦
- Lambrusco Grasparossa di Castelvetro ♦♦
- Lambrusco Salamino di Santa Croce ♦♦
- Modena / Di Modena ♦♦♦
- Ortrugo dei Colli Piacentini ♦
- Pignoletto ♦
- Reggiano ♦♦♦
- Reno ♦
- Romagna ♦♦
Vini IGT
- Bianco di Castelfranco Emilia ♦
- Emilia / Dell'Emilia ♦♦♦
- Forlì ♦♦♦
- Fortana del Taro ♦
- Ravenna ♦♦♦
- Rubicone ♦♦♦
- Sillaro / Bianco del Sillaro ♦
- Terre di Veleja ♦♦♦
- Val Tidone ♦♦