DOPワインのラベル
I vini con Denominazione di Origine Protetta (DOP) corrispondono in Italia ai vini con:
- Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG);
- Denominazione di Origine Controllata (DOC).
Sono vini con elevate caratteristiche qualitative che seguono rigidi disciplinari di produzione. Poiché sono prodotti in piccole aree ben definite e con particolari caratteristiche produttive, si pongono nella parte alta della classificazione, al di sopra dei vini generici e IGP.
Informazioni minime
Le informazioni minime che sono sempre presenti sull'etichetta di un vino con denominazione di origine (DOP ovvero DOCG e DOC) sono le seguenti:
- il nome della denominazione di origine (ad esempio Sforzato di Valtellina);
- la denominazione scritta per esteso (ad esempio Denominazione di Origine Controllata e Garantita);
- l'anno della vendemmia (ad esempio 2018);
- il titolo alcolometrico effettivo espresso in % sul volume (esempio 12%);
- la nazione ove è stato prodotto (ad esempio Prodotto in Italia);
- l'identificazione dell'imbottigliatore (ovvero la sua ragione sociale e la sede);
- l'indicazione della presenza di allergeni (ad esempio Contiene solfiti);
- il lotto di confezionamento (solitamente un codice);
- il volume del vino contenuto nella bottiglia (ad esempio 75 cl).
Non esiste un ordine preciso o una disposizione pre-impostata di queste informazioni, l'importante è che siano contenute nel medesimo campo visivo, cioè siano facilmente leggibili senza dover girare la bottiglia.
Non vengono menzionati la tipologia del vino ed il vitigno - come nei vini da tavola e varietali - poiché sono intrinsechi nella denominazione di origine a cui si fa riferimento.
Informazioni facoltative
Oltre alle indicazioni obbligatorie viste sopra, i produttori hanno la possibilità di descrivere con maggior dettaglio i propri vini, purché nel rispetto dei disciplinari di produzione a cui fanno riferimento. Alcune indicazioni sono strettamente legate al processo di vinificazione, mentre altre sono di natura più commerciale. Vediamone alcune:
- specificazione dell'area geografica;
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- menzione del metodo di produzione;
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- filiera di produzione (ad esempio Imbottigliato all'origine da...);
- tenore zuccherino (ad esempio Dolce)
- nome commerciale (generalmente un nome di fantasia);
- marchio (come il nome commerciale, anch'esso di fantasia);
- identificazione del produttore e/o del distributore (da non confondere con l'indicazione obbligatoria dell'imbottigliatore);
- logo europeo della presenza di allergeni;
- logo della certificazione di prodotto biologico (qualora lo sia);
- logo o la dicitura del metodo di produzione biodinamica (qualora il vino venga prodotto con metodologie bio dinamiche).
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